17/11/12

Gli studenti protestano. Nell'indifferenza.

Venti violenti che nascondono il volto non possono e non devono bastare per eclissare le richieste di una generazione che non ha futuro.

E' proprio dietro a quei caschi e a quei passamontagna che si riesce a distinguere tutta la nostra frustrazione.
Gli studenti, oggi più che mai, hanno IL DOVERE di scendere in piazza a far sentire la propria voce. 

In una società giusta, che ha come cardine l'equità, i media e la classe dirigente dovrebbero essere obbligati a guardarsi un po' indietro, a tirare le somme del loro operato ed, infine, come ultimo atto di umanità, quantomeno far finta di ascoltarci.

Odio dover constatare che queste manifestazioni vengano identificate in esigui gruppi (organizzati?) da parte della gente. I responsabili di questo sono i media, TUTTI, INDISTINTAMENTE. Preferiscono continuare con la logica del fatturato, nonostante la crisi sociale ci attanagli, piuttosto di iniziare a provare a fare informazione nel vero senso.

Un'ultima considerazione va alla politica, oggi rappresentata dai tecnici: non fate come chi vi ha preceduto. Non ignorateci. Non fate vincere chi ha già molto e vuole averne ancora di più a scapito di chi ha poco.
Voi, caro Presidente del Consiglio e cari Ministri, dovreste essere la punta di diamante nei rispettivi ambiti. Non barricatevi, come è già stato fatto, dietro a salotti avulsi con ciò che c'è fuori.
Aprite gli occhi, perchè i fascismi sono dietro l'angolo, la storia ce lo insegna. La tensione sociale è arrivata al culmine e il Movimento di Grillo che ora tanto viene criticato, se le cose continuano così, potrà essere solo un piacevole ricordo di come andavano le cose prima di sprofondare.

Grazie,
FF

Nessun commento

Posta un commento

© Federico Filetti
Maira Gall