Abbiamo aspettato così tanto la seconda edizione di PiazzaPulita che, appena arrivata, non abbiamo fatto in tempo a godercela.
Sarà stato il caldo afoso che picchiava forte fin dalle nove di mattina, sarà stato lo stress delle mille cose da fare e del tempo troppo ristretto per farle o forse l'ansia di far andare tutto per come lo avevamo progettato, ma a me e a tutto il resto della truppa sembra che PiazzaPulita non sia durata più di cinque minuti.
Che poi, tra il tempo che ci è voluto ad organizzarla e il tempo che effettivamente è durata, il paragone non è poi così azzardato.
La partita più importante si è giocata proprio dal punto di vista organizzativo. E' qui che abbiamo avuto alcune piacevoli sorprese.
Innanzi tutto l'Amministrazione Comunale - e in particolar modo la neo assessora (e amica) Valentina Nicotra, ma anche Sindaco, Vicesindaco e gli uffici dell'assessorato a Sport, Turismo e Spettacolo - ha mostrato sin da subito molto interesse nella nostra iniziativa, fornendo un aiuto sostanziale per la riuscita di questo evento. Se con PiazzaPulita possiamo permetterci il lusso di parlare di successo, il merito è anche loro e bisogna riconoscerlo.
Ulteriore aiuto è arrivato dai cittadini e dalle associazioni: Giuseppe Di Vita, che è venuto con la neonata Ecostazione e ci ha scattato più di 300 foto, Valentina ed Elia che ci hanno deliziato con i loro giochi infuocati, Iside Polizzi che ha presentato il suo bellissimo romanzo, Katia e Alice con le loro creazioni e l'associazione Ricominciamo da Isabella con la loro campagna a sostegno delle donne malate di cancro al seno.
Ma anche noi ci abbiamo messo del nostro: trovare uno scopo per l'evento non è stata cosa facile, soprattutto dopo il mezzo fallimento dell'anno scorso. Così è stata partorita l'idea del pianoforte facendo nostra l'iniziativa "Play me, I'm yours", già presente nelle più grandi ed importanti città del mondo.
L'esigenza del Collettivo era quella di evitare che PiazzaPulita restasse solo un evento e per questo avevamo bisogno di lasciare qualcosa di concreto, di immediato. Il piano, le palme e tutte le altre piante donate alla cittadinanza ci sembravano quanto di meglio potessimo regalare, nella speranza che abbiate apprezzato sia sforzi che risultati.
Durante la serata, un amico che vive in Emilia ci ha detto che "il clima sembra quello di una festa dell'Unità". Ed effettivamente è vero. La stessa sensazione di appartenere ad una comunità, la possibilità di poter scegliere tra varie attività in base ai propri gusti e la bellezza di poter vedere nello stesso posto almeno tre generazioni diverse. A differenza delle feste dell'Unità, però, il punto d'incontro non è l'appartenenza ad un'ideologia politica, quanto il riconoscersi nelle forme d'arte proposte. Per questi motivi, secondo noi, PiazzaPulita ha avuto una funzione aggregatrice molto importante.
Ecco, fino a quando l'arte riuscirà a far convergere esigenze diverse, noi potremo dire, senza eccessi di superbia, che PiazzaPulita è stata un successo.
Federico Filetti a nome del Collettivo CAPPA
Best ever
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