Il direttore de Il Foglio, Claudio Cerasa, sullo sciopero generale proclamato da CGIL e UIL il 16 dicembre dice che "Un sindacato che si permette di far perdere un solo giorno di scuola ai nostri figli, in un paese che di giorni di scuola ne ha persi fin troppi durante la pandemia, merita di essere considerato per ciò che è: impresentabile sul presente, indifferente sul futuro".
Mi è venuta in mente questa scena dei Simpson e ho riso per quanto simili siano l'affermazione del direttore e l'atteggiamento della moglie del reverendo Lovejoy. Fintamente melodrammatici e buonisti entrambi. Ma in realtà profondamente reazionari.
Se c'è una cosa su cui tutta la letteratura scientifica converge è sul ruolo che i sindacati hanno giocato nell'aumentare la protezione del lavoro e dei lavoratori. Paesi con sindacati storicamente più forti sono anche quelli con un welfare state più universale e generoso. I sindacati, e il conflitto sociale e distributivo che essi hanno il ruolo di istituzionalizzare, sono essenziali per il buon funzionamento di ogni democrazia.
Per questo, tutti e tutte dovremmo aderire allo sciopero generale il 16 dicembre. Per chiedere che i soldi del PNRR non finiscano, come pare stia invece accadendo, tutti nelle tasche dei privati e a vantaggio delle classi medio/alte che sono molto rappresentate nell'attuale Parlamento (e nella maggioranza che sostiene il Governo) ma sono minoranza nella società.