22/05/13

Morto Don Gallo, l’altra faccia della Chiesa: addio al prete degli ultimi. E dei movimenti

fonte:ilfattoquotidiano.it

Sigaro, basco, voce roca. L'iconografia di un Che Guevara anziano con la tonaca. Il sacerdote genovese ha speso la sua vita in rotta con le gerarchie ecclesiastiche. Nel 1970 fu il cardinale Siri a "licenziarlo" perché troppo di sinistra: da allora restò senza parrocchia, ma con tenti fedeli. Tra loro, Fabrizio De Andrè. Mai restio a "sporcarsi le mani" in politica, ha sostenuto Doria e Vendola, mentre avrebbe visto bene Berlusconi "in Africa". E a Grillo disse: "Non fare il padreterno"


Il sigaro, il cappello, la voce roca, le sue verità rivoluzionarie. E’ morto a Genova Don Gallo (si chiamava Andrea, ma restava sempre sottinteso), da diversi giorni in condizioni di salute critiche. Don Gallo lo guardavi, lo sentivi parlare, e non potevi fare a meno di pensare che strano corpaccione fosse la Chiesa cattolica italiana, capace di contenere lui insieme a Ruini, Scola, Andreotti, Comunione e liberazione… Prete, comunista, anarchico, no global, irriducibile dei “movimenti”, sempre dalla parte degli “ultimi”. La copertina di uno dei suoi tanti libri (“Non uccidete il futuro dei giovani”) lo ritrae in campo rosso con il basco, il pugno alzato, la bandiera della pace: un Che Guevara anziano e con la tonaca. Al G8 di Genova, nel 2001, si spese moltissimo. Incontrò Manu Chao per organizzare il concerto del musicista-icona dell’epoca, vide l’attacco immotivato dei carabinieri al corteo dei Disobbedienti di Casarini: “Una vera imboscata”, dirà a caldo pochi giorni dopo, e “Carlo muore”. Anche lui, di fronte alla “caccia all’uomo” in piazza e “al vergognoso termine della Diaz”,  prova in quei giorni lo spiazzamento di chi ha “tutt’ora tanti amici nelle forze dell’ordine”. 

18/05/13

Questa è la sinistra che mi piace.

Tre grandi uomini manifestano il loro pensiero, sfilano e si abbracciano con la consapevolezza di avere sulle spalle una grossissima responsabilità: quella di difendere la socialità dello Stato. Per risalire abbiamo bisogno di tante persone come loro. Oggi sono contento.




12/05/13

Il PD pensiero e le tre scimmiette

Il PD-pensiero è sempre lo stesso da 20 anni. Le colpe e le responsabilità sono SEMPRE degli altri e guai a chi osa metterlo in discussione. 
Mettiamo le cose in chiaro:
E' stato il PD a perdere le elezioni con B. al 10%, e non Santoro a resuscitarlo a Servizio Pubblico. 
E' stato il Pd a non volere il governo con M5S. Bersani cercava soltanto voti per un governo di minoranza (l'ha detto Marina Sereni, vice presidente della Camera. Non una qualunque), tant'è vero che nessuno degli 8 punti di Bersani era compatibile con il programma M5S. 
E' stato il PD (con il PDL) a votare per la rielezione di Napolitano, non votando Rodotà. Ed è stato gran parte dello stesso PD a non votare Prodi (quindi anche questo mito è sfatato per sempre). 
Infine, sono stati PD e Napolitano a NON DIRE UNA SOLA PAROLA sullo scempio della Costituzione messo in atto dal PDL ieri, alla presenza di: Ministro dell'Interno (nonchè vice premier) e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La verità è che il PD (al quale io guarderei con franco piacere se fosse rappresentato dai vari Civati e Puppato) non è altro che un parto di Berlusconi. E i suoi elettori (del PD, non di Berlusconi) non sono altro che delle scimmiette pronte a mettersi le mani davanti a orecchi, bocca e occhi pur di non guardare in faccia la realtà. 

06/05/13

A 94 anni è morto Andreotti

Una persona molto controversa, ma uno statista. Forse l'ultimo rimasto in vita. Dei tantissimi segreti che avrebbero cambiato il volto socio-politico italiano, lui non ne ha confessato neanche uno. Mafia, stragi, banda della magliana, P2.... Di una cosa sono certo: non lo rimpiangeremo.
© Federico Filetti
Maira Gall