04/04/14

Perchè Renzi non riesce a convincermi

"Cambiare verso", "andare di corsa", "metterci la faccia": per Matteo Renzi è tutta una questione di tempo, è obbligato a dover portare qualche risultato a casa.
Fare "qualcosa", tuttavia, non è la soluzione ai nostri problemi. Bisogna fare "qualcosa" ma FATTA BENE.
L'abolizione del Senato, per come è concepita, è qualcosa di tanto inutile quanto orribile (vedi intervento di ieri di Travaglio a Servizio Pubblico dove spiega cosa è, nei fatti, la riforma del Senato) perchè confusionaria e costituzionalmente destabilizzante. Rodotà l'ha criticata aspramente, e lui non è certo l'ultimo cretinetto arrivato.
La legge elettorale è stata fatta, senza concertazione, con due piduisti pluri inquisiti e condannati (Verdini e Berlusconi) per dare più poteri al governo: addio repubblica parlamentare. Se 1+1=2, abolizione del Senato+Italicum=Autoritarismo.
Gli 80 euro al mese in busta paga (regalati A DEBITO e, probabilmente, una-tantum a maggio) è solo uno spot elettorale in vista delle europee. Anche un ragazzo di terza media riuscirebbe a capire che non sono gli 80 euro che possono far ripartire i consumi.
Rimpiazzare i dipendenti delle PA con quelli giovani può avere l'effetto di raccattare il voto giovanile che l'anno scorso è andato ai 5 Stelle, ma certo non avrebbe l'effetto di premiare il merito, perchè l'equazione giovani=bravi, anziani=cattivi, ahimè, non è sempre verificata.

Qui non è questione di punti di vista o di opinioni. Qui è questione di avere l'onestà intellettuale di dire se una cosa è fatta bene o se è fatta con i piedi. Se a casa mia io penso che una cosa è fatta con i piedi, come ad esempio i metodi di selezione dei candidati 5 stelle alle europee o il referendum per l'uscita dall'euro, semplicemente il voto ai 5 stelle non glielo do (e infatti non glielo do). Questo vale anche per chi non è di casa: se una porcata è una porcata io ne prendo atto comportandomi di conseguenza (quindi criticando).

ff

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© Federico Filetti
Maira Gall